Storiografia del Museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone
La nascita avviene nell’anno 1991 per volontà del prof. Riccardo Assom, allora insegnante di educazione artistica nella scuola media locale “Cesare Pavese” ed offre allo sguardo del visitatore un percorso di “vissuto”, tra realtà scomparse o in via di estinzione.
Durante le lezioni di Educazione Artistica, il professor Assom ed i suoi allievi, svilupparono il primo fondo di schedatura museale ed il restauro dei primi oggetti della collezione, che documentano il mondo del lavoro agricolo e artigianale, oltre che la vita domestica di epoche lontane.
Nel 2007 il Comune di Villastellone, dopo aver restaurato l’antica ala del peso pubblico, sita su piazza Libertà, concede il locale stesso al gruppo “Amici del Museo” per la sistemazione iniziale di parte del materiale raccolto nel tempo: oggi la collezione è composta da circa 5.000 pezzi donati da concittadini o da abitanti di zone limitrofe.
L’attuale direttivo “Amici del Museo”, composto dal nuovo Presidente Dario Soldera e da un gruppo di volontari, formato in parte da ex allievi, si impegna per le visite guidate e per l’organizzazione di eventi culturali all’interno dei suoi spazi espositivi.
Amiamo chiamarlo “il Museo che vive”, perché oltre a far conoscere le nostre radici ed a contribuire nella creazione del futuro di tutti noi, si organizzano mostre pittoriche, fotografiche e oggettistiche. L’obiettivo delle nostre visite guidate per tutte le fasce d’età, è approfondire lo studio del “come eravamo”.
Mantenere in vita il Museo è una lotta quasi eroica, per fermare il tempo e arrestare l’oblio.